copertina del libro

DANTE ALL'INFERNO

a fumetti

Enzo Marciante
COEDIT Edizioni srl 2020
Esce in perfetta sintonia col prossimo Natale ed anche in sintonia cronologica con l’approssimarsi del settecentenario della scomparsa di Dante alighieri, l’ultimo prodotto editoriale di Enzo Marciante: “Dante all’Inferno” , Coedit Edizioni, un volume che affronta, a fumetti, la genesi della Divina Commedia e il faticoso attraversamento dell’Inferno, del Regno dei Dannati… soprattutto del Regno quasi incontrastato dei Diavoli.
Diavoli che, accortisi che un Vivente si accinge a violare il “loro” esclusivo territorio, decidono di monitorare l’intruso dall’inizio alla fine del viaggio: lo scopo è verificare cosa verrà scritto su di loro, per eventualmente intervenire a censurarne il resoconto!

Dante, con l’appoggio sostanziale del poeta Virgilio, riesce ad eludere ogni trama dei Diavoli, soprattutto dei terribili Diavoli Neri, i Malabranche, dominatori delle Malebolge. Per finalmente giungere al centro della Terra, nel gelido regno del capo di tutto, quel Lucifero che, cacciato dal Paradiso, ha provocato la voragine a imbuto dove sono collocati Gironi e Bolge Infernali. Marciante, nei suoi fumetti usa un linguaggio attuale, modernissimo, a commento rigoroso ed esplicativo dei significati delle terzine dantesche risalenti a 700 anni fa, fedelmente riportate però a corredo di ogni episodio trattato. Nelle intenzioni dell’autore è evidente il tentativo, sfruttando con maestria la prodigiosa immediatezza del linguaggio del fumetto, di rendere intrigante, comprensibile ed apprezzabile la melodiosa poetica del Sommo, soprattutto a chi non ne ha avuto molta dimestichezza in precedenza.

Notevole il lavoro ricostruttivo delle architetture che compongono la complessa struttura del Regno dei Dannati, con i giganteschi Gironi a cerchi concentrici, le Bolge con gli slanciati ponti di roccia su mari di fuoco, i ghiacci e i venti gelidi che spazzano la palude del Cocito… il tutto immerso nella pesante atmosfera resa irrespirabile dai miasmi sulfurei, dalle ebollizioni di pece, nelle profonde tenebre dell’Oltretomba rischiarate solo dai bagliori dei fuochi eterni che tormentano le Anime Dannate.

Interessanti le interviste che Dante riesce a “rubare” ai più celebri dannati, struggente Francesca da Polenta nel suo amore eterno per Paolo, intrigante Ulisse nel proporre la sua sete di conoscenza, Ugolino nell’esprimere tutto il feroce disprezzo per l’arcivescovo Ruggieri… mentre tutto un divertente complesso di attività ricreative dei Diavoli, che fa capo al circolo “Papè Satan Aleppe” sta a coronamento del viaggio del Vivente che finalmente, con un’audace arrampicata sul dorso peloso di Lucifero, esce a “riveder le stelle”.

Concept

Dante, esule quarantenne, decide di mettere in versi il suo viaggio onirico. A cominciare dall'Inferno, inevitabile regno dei Diavoli. Che infatti, messi in allarme dal suo progetto, si occupano immediatamente del Poeta spiandone le mosse attraverso un diavolo-gatto nero infiltrato.
Dante incontrerà quasi subito Virgilio e poi tutta una serie di anime dannate, creando ardite e fantasiosissime architetture per il “suo” Mondo degli Inferi accuratamente, fedelmente ricostruite e riproposte al lettore. I diavoli dispettosi lo seguiranno passo passo a sua insaputa, monitorandolo nel percorso, che cureranno di rendergli particolarmente avventuroso, fino alla riemersione, quasi una fuga in avanti, "a riveder le stelle". Frequenti allusioni ad episodi reali forniscono poi un contributo alla scoperta della vita del Poeta.

Chiarimento doveroso:

Questa mia rivisitazione NON è un “Dante a Fumetti” sull’intero tomo dell'Inferno.
Più semplicemente un’opera agile quanto rigorosamente fedele al dettato dantesco. Un contributo alla diffusione e all'amore per la lettura dello stesso.

Tratto il difficile tema attraverso alcuni accorgimenti:
- Un linguaggio assolutamente attualizzato, cum grano salis, in funzione didascalica, alternativo alle dotte note a piè pagina troppo spesso talmente esorbitanti da soffocare il testo ad una sola terzina per pagina.

- L'inserimento dell’autentico Testo Dantesco, posizionato e dosato ad hoc, come una pillola collocata nel cuore dell'illustrazione perché possa esser assimilata al meglio, restituendo il dolce sapore del linguaggio aulico dell'Autore.
Anche e soprattutto a chi non ne ha mai avuto pratica o confidenza.

- Una ricostruzione ingegneristica dell'ambiente infernale in quanto capolavoro di fantasia!
Ricostruzione il più possibile chiara e suggestiva, in grado di restituire realistiche le atmosfere infernali soffocanti, l'opprimente assenza di luce, in contrapposizione cromatica con la realtà dei racconti "in vita" dei protagonisti.
E dello stesso Dante quando rivive episodi della sua vita reale.

Tempistica

Il tempo di realizzazione ha coinciso, non per nulla, con il periodo di lockdown di primavera, l’improvvisa forzosa pax da impegni e distrazioni, la costrizione in casa sono state l’occasione per una produzione concentrata “a filo continuo”. Le 56 tavole hanno preso forma in quei mesi di silenzio, usufruendo del precedente accumulo di appunti e ricerche e storyboard.

Motivazione

Da anni ronzava in mente uno stimolo ad occuparmi dell’Inferno, di come Dante lo avesse concepito. Affascinato naturalmente dalle più note e musicali terzine ma intrigato soprattutto dalle straordinarie e fantasiose architetture concepite dal poeta, un mondo maestoso governato da una pletora di stranissimi individui con pieni poteri assoluti, anch’essi attori notevolmente interessanti di una realtà teatrale tutta da esplorare, quei tremendi, astuti e feroci diavoli rossi o neri che ho eletto a co-protagonisti del mio lavoro.

Momenti ricreativi

Direi quasi tutta la realizzazione del racconto, fatico a ricordare momenti di routine, meno ancora di noia. Creare situazioni come ad esempio il Circolo Ricreativo “Papé Satan Aleppe” dove i peggiori Diavoli si rilassano nei momenti liberi dal ”lavoro”, realizzare la ricostruzione dell’imbuto che ospita Gironi e Bolge per il “voi siete qui” con il precedente illustre del modello dipinto da nientemeno che Botticelli ma anche occuparmi della regia dell’ultimo viaggio di Ulisse infin che il mar gli si richiuda, o le prodezze di Ugolino che mobbizza in continuazione il cranio dell’arcivescovo Ruggeri, la ricostruzione abbastanza inedita della fuga avventurosa dei due viaggiatori costretti ad arrampicarsi al pelo irsuto del dorso di Lucifero, sono state esperienze notevolmente gratificanti per chi, come me, si occupa di riversare su carta i filmati coloratissimi della propria fantasia.

Sinossi

In sintesi, l’Inferno Dantesco trattato con rispettoso rigore letterale ma elaborato in un dietro le quinte molto particolare: I Diavoli che si accorgono quasi subito delle intenzioni del Poeta, un vivente che ha l’intenzione impudente di attraversare il loro Regno, inviano uno di loro a spiarne gli scritti, per coglierlo in fallo in qualche offesa e quindi poterlo a buon diritto imprigionare in un Girone Infernale in eterno! Seguo passo passo Dante che, accompagnato dal buon Virgilio, scende le spirali infernali fino al Cocito gelato, a Lucifero infisso fino alla vita nel ghiaccio, ad uscire con un’acrobatica scalata al dorso del capo dei Diavoli. Ovviamente dopo aver “intervistato” le migliori Anime Dannate che gli capita di incontrare, dai teneri amanti Paolo e Francesca all’irrequieto esploratore Ulisse, dal famelico Conte Ugolino al feroce Branca Doria.


Il classico a fumetti: Enzo Marciante presenta “Dante all’Inferno”
Articolo su "Invito.net" rivista musicale dell'associazione Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio Niccolò Paganini - 9 dicembre 2020

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